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Il quaderno
Aveva una copertina blu
Forse il cielo, chissà
E bianchi fogli
Che aspettavano solo gli venisse raccontata loro una storia
Tutti ben in ordine e puliti
Nella attesa della loro occasione
Quell’inchiostro che li avrebbe dipinti o colorati
Con lettere unite, che seguivano un cuore disegnato
Che come una locomotiva, sarebbe partita di gran carriera
Con uno sbuffo di vapore, verso chissà quali avventure
Era un quaderno speciale per me
Ogni giorno una matita, posava la sua punta
Incidendo un pensiero
Lasciando cadere un brivido
Custodendo un fiore
Che si sarebbe disteso tra le sue pieghe
Come voler trovare un riparo e conservare un momento felice
Lo aprivo quando nessuno mi vedeva
Timidezza
Intimità
Poco importa
Il mio quaderno non badava a questo
Tantomeno domandava
Non veniva trascurato mai
Come poterlo fare, quando sapevo che avrebbe ricevuto senza chiedere niente in cambio
Aveva una copertina blu
E all’interno tutte le stelle del mondo
